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Il Covid19 si combatte anche a tavola ma dobbiamo rinunciare a mangiare ciò che più ci piace? L’indagine dell’Associazione per la Sicurezza Nutrizionale in Cucina

Ormai da anni i medici sono concordi che la salute inizia a tavola.

Si può dedurre ragionevolmente che anche nella lotta contro il Covid19 la corretta alimentazione  possa assumere un ruolo fondamentale per la salvaguardia di entrambe.

Lo stile alimentare che normalmente viene ritenuto più efficace, e che potrebbe ridurre l’incidenza della Polmonite da Coronavirus tra la popolazione, è quello della Dieta Mediterranea, perchè povera di grassi, zuccheri, sale e ricca di fibre e antiossidanti con un consumo di massimo 2 dolci a settimana. A tal proposito l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un documento dal titolo “Alimentazione durante l’emergenza COVID-19”.

ASSIC Associazione per la Sicurezza Nutrizionale in Cucina, fondata e presieduta dalla nutrizionista italiana Chiara Manzi, docente universitaria e massima esperta in Europa di Culinary Nutrition, ha ritenuto opportuno mettere a disposizione la sua competenza nell’ambito dell’alimentazione, realizzando un’indagine su un campione di oltre 900 persone che seguono il metodo Cucina Evolution, per verificare la correlazione tra la corretta e gustosa alimentazione e la prevenzione del Covid-19.

I risultati del questionario analizzati a partire da giugno 2020 sembrano confermarne la validità infatti chi ha seguito il Metodo Cucina Evolution per un periodo di almeno 3 mesi o superiore, quindi almeno da prima di marzo 2020 ha avuto un’incidenza di Covid quasi 3 volte inferiore rispetto a chi lo segue da poco tempo.

In cosa consiste il Metodo Cucina Evolution?

Il metodo mette in pratica i principi della Culinary Nutrition e, seguendo un rigoroso disciplinare, garantisce un equilibrio nutrizionale riformulando le ricette della tradizione italiana, famosa in tutto il mondo per la varietà e la bontà dei piatti. L’equilibrio nutrizionale si realizza anche nei dolci, nella frittura e nella pizza.

Il metodo e l’indagine sono illustrati nella nuova edizione del libro “Cucina Evolution. In Forma Senza Dieta” della dott.ssa Chiara Manzi.

Secondo l’indagine condotta, emerge infatti, che chi ha consumato anche 2 dolci al giorno, fritti e pizza con buona frequenza, seguendo lo stile alimentare Cucina Evolution per almeno 3 mesi, ha avuto minore incidenza di Covid-19 rispetto a chi segue il metodo da meno tempo.

I risultati ottenuti ci spingono naturalmente ad una semplice ma intrigante domanda: è quindi possibile restare sani e mantenere alte le difese contro i virus come il Covid19 mangiando anche dolci, fritti e piatti golosi se sono riformulati secondo le linee guida dei più importanti organismi internazionali sulla corretta alimentazione?

Cucina Evolution è l’evoluzione della Dieta Mediterranea: è il metodo scientifico che applica le più recenti ricerche della Culinary Nutrition, innovativa branca della nutrizione che studia come variano gli effetti dei nutrienti sull’organismo umano a seconda di come vengono dosati, cucinati e abbinati i cibi.

Come anticipato, la ricerca ha preso in esame un campione di oltre 900 persone che seguono il Metodo Cucina Evolution, ai quali è stato chiesto di rispondere a domande sulla propria alimentazione quotidiana e, in particolare,

  1. se seguono le ricette proposte nel libro “Cucina Evolution”,
  2. con quale frequenza
  3. da quanto tempo
  4. Inoltre, sono state chieste informazioni in merito all’età, sesso, peso, altezza e stato di salute, ed eventuale manifestazione di sintomi quali tosse, influenza, disturbi intestinali e possibile infezione da Covid19 con sviluppo di polmonite nei mesi tra gennaio e maggio 2020.

Il campione analizzato è composto principalmente da donne (94,7%), tra i 50 e i 69 anni (63,6%). La popolazione oggetto del questionario, dunque, è tra quelle maggiormente esposte, sia per fascia di età, sia per genere femminile. Il 56,5% aveva iniziato a seguire questa particolare alimentazione da oltre 3 mesi, il 31,5% da meno di tre mesi e il 9,1% non aveva ancora iniziato questo stile alimentare o lo aveva sospeso.

Dai questionari è emerso che l’incidenza di Covid19 di chi dichiarava di seguire Cucina Evolution

  1. da almeno 3 mesi è dello 0,22%,
  2. da meno di 3 mesi o in coloro che non avevano ancora iniziato o lo avevano sospeso sale a 0,58%, un dato quasi 3 volte più elevato.

A livello nazionale, secondo i dati ufficiali di fine luglio 2020, l’incidenza del virus misurata con tamponi tra le donne di età compresa tra 50 e 69 anni (che rappresentano la maggior parte del campione dell’indagine) è dello 0,4%.

Gli ultimi studi ci hanno dimostrato come uno stato di eubiosi produce un’emissione di interferoni (proteine antivirali) che porta ad una maggiore protezione antivirale e alla riduzione dell’immunopatologia del contagiato. Per questo è importante mangiare sano e nutrire il nostro intestino con fibre prebiotiche, antiossidanti e polifenoli, riducendo al contempo grassi, zuccheri e sale. – Spiega la dottoressa Chiara ManziDa questa indagine non si possono trarre ovviamente conclusioni certe e definitive, ma senza dubbio, considerazioni basate sull’osservazione.

Da quanto leggiamo dai dati, chi ha imparato ad abbinare gli alimenti e scegliere il giusto modo di cottura e lo ha applicato per almeno 3 mesi ha avuto un’incidenza inferiore di Covid19. L’obesità, infatti, costituisce un fattore di rischio anche in questo caso. Il Coronavirus entra nel nostro tessuto polmonare attraverso l’enzima ACE2, espresso sulla superficie delle cellule polmonari, del tessuto adiposo viscerale, del cuore e dell’intestino. Perciò l’obesità predispone a immagazzinare una carica virale maggiore”.

Cucina Evolution insegna a friggere limitando l’assorbimento di grassi, a sostituire lo zucchero con dolcificanti naturali antiossidanti e a ridurre i grassi grazie all’uso di fibre prebiotiche. Inoltre, grande attenzione è riposta agli abbinamenti dei cibi e ai metodi di cottura. Dunque, non una dieta restrittiva, ma un’alimentazione sana, senza rinunciare al gusto.

Maggiori dettagli della ricerca sulla correlazione tra Covid19 e Culinary Nutrition sono riportati nel libro “Cucina Evolution. In Forma Senza Dieta” della dottoressa Chiara Manzi.

Certamente i risultati dell’indagine su un campione significativo superiore alle 900 persone che seguono Cucina Evolution ci stimolano a proseguire con impegno in questa direzione, convinti che le aspettative sui benefici che si ottengono riformulando con rigore scientifico i piatti della tradizione italiana,   valgono gli sforzi di ricerca profusi. 

DATI SULL’INDAGINE

56,5% consumano ricette di Cucina Evolution da oltre 3 mesi, nel dettaglio:

20,5% da 1-2 anni

15,8% da oltre 2 anni

13,6% da 6 mesi-1 anno

6,6% da 3 a 6 mesi

31,5% consumano ricette di Cucina Evolution da meno di 3 mesi o successivamente, nel dettaglio:

21% da 1-3 mesi

10,5% da meno di 1 mese

9,1% ancora non hanno iniziato a mettere in pratica o hanno sospeso

2,9% risposte non valide

FREQUENZA DI CONSUMO DI PRODOTTI E RICETTE EVOLUTION

61% consumo abituale a colazione

75% consumo abituale a pranzo

75% consumo abituale a cena

SESSO

94,7% donne

5,3% uomini

ETÀ

63,6% tra i 50 e i 69 anni

22,7% tra i 40 e 49 anni

10% under 40

3% over 70

INCIDENZA DI MALATTIE CRONICHE

4,4% diabete

10% patologie cardiovascolari

INCIDENZA DI OBESITÀ E SOVRAPPESO

Dal rapporto peso altezza si evince che l’80% della popolazione osservata è mediamente normopeso o leggermente sovrappeso.