Giuseppe Dell'Acqua Brunone - ufficio stampa revoluce

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maggio

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L’energia diventa una moneta di scambio, grazie alla partnership tra Revoluce e Fotovoltaico Semplice

Al via la seconda fase del piano industriale di Revoluce, per andare incontro alle esigenze dei suoi utenti ed allinearsi con quanto già accade in Europa.

Kit fotovoltaici per produrre energia autonomamente e generare ricchezza

L’energia ora non è più soltanto il carburante per far funzionare elettrodomestici e dispositivi digitali, ma diventa una moneta di scambio. L’idea arriva da Revoluce, sturtup energetica fondata da un gruppo di giovani del Sud Italia, che, guardando alle prospettive del settore, hanno notato come una delle più interessanti sia la possibilità di trasformare la semplice energia in una valuta energetica.

L’azienda sta dando il via in questi giorni alla seconda fase del suo piano industriale, i cui punti sono stati individuati partendo dai reali bisogni dei propri utenti, individuati grazie alla possibilità di partecipare a sondaggi periodici, dirette Facebook e di inviare feedback che vengono letti personalmente dal CEO & Founder Giuseppe Dell’Acqua Brunone. Alcuni utenti avevano espresso il desiderio di poter rivendere l’energia prodotta con i propri impianti fotovoltaici.

Grazie anche ad alcune disposizioni contenute nel famigerato decreto Milleproroghe 2019, in cui l’Italia si adegua a normative europee, anche il nostro paese si sta muovendo verso agli agglomerati energetici. Assembramenti di case, gruppi di imprenditori confinanti, villette a schiera e condomini potranno installare impianti di autoproduzione. L’energia prodotta potrà essere consumata subito, rivenduta oppure stoccata ed essere usata in seguito.

Per poter realizzare tale progetto, Revoluce ha sottoscritto una partnership con Fotovoltaico Semplice, il primo kit fotovoltaico italiano specializzato in installazioni presso abitazioni indipendenti. Dopo un’analisi della struttura e dei consumi, si opta per il kit fotovoltaico con cui si può iniziare a generare energia da consumare, stoccare e rivendere l’energia. In questo modo si crea la valuta energetica che potrà essere utilizzata in seguito o scambiata.

L’autoproduzione energetica è una realtà molto diffusa in tanti paesi in Europa e nel resto del mondo, e non godono nemmeno delle straordinarie condizioni climatiche che caratterizzano il nostro paese. – Ha detto Giuseppe Dell’Acqua BrunoneCon questa partnership renderemo più semplice per i nostri clienti decidere di intraprendere questa strada, consentendo a chi deciderà di aderire o a chi abbia già un suo impianto di guardare all’energia non più solo come ad una tassa o ad un semplice carburante, ma come ad un qualcosa che può produrre ricchezza. Inoltre, la produzione di energia fotovoltaica ha un impatto ambientale decisamente più basso, quindi a guadagnare sarà anche il nostro pianeta.”