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MATTEO MAURO, DAL 7 APRILE IN MOSTRA A LUGANO, CON I SUOI “4 ELEMENTI”

“Four Elements” è la nuova serie di Inscriptions Painting di Matteo Mauro, in mostra, dal 7 aprile al 13 maggio, alla Blue Chip Cortesi Gallery di Lugano.

Un appuntamento importante per gli estimatori dell’arte del ‘900. In mostra, le opere più quotate di 3 artisti, caratterizzate da una quantità di NFT del valore di circa 500.000 $

Dal 7 aprile al 13 maggio, Matteo Mauro esporrà il suo nuovo progetto “Four Elements” a Lugano, presso la Cortesi Gallery di via Nassa 62, all’interno della mostra “Redefining Space”.  Pluripremiato artista e “cittadino del mondo”, le sue opere, richiestissime in tutto il mondo, hanno un valore aggiunto unico: tutta l’arte, la bellezza e la tradizione della Sicilia, il Paese d’origine del giovane artista. 

Four Elements” è il nome della nuova serie di Inscriptions Painting di Mauro. Dipinti astratti che si declinano in un’edizione di quattro rari NFT. Aria, Acqua, Fuoco, Terra, “Four Elements” fa parte del progetto artistico Micromegalic Inscriptions.

Redefining Space” è la prima mostra organizzata da una Galleria consolidata che tratta solo arte quotatissima del ‘900. Nonostante le attuali fluttuazioni del mercato, l’arte continua ad essere un “passion asset” sicuro sul lungo periodo. Gli Artisti Blue Chip sono proprio quelli più affermati e quotati sul mercato, sinonimo di investimenti sicuri all’interno del sistema dell’arte. Al fianco di Matteo Mauro, infatti, tra le opere in mostra, anche quelle di Emanuele Dascanio e Leo Caillard. 

Si calcola che, all’interno dell’esposizione, ci sarà una quantità di NFT (Non-Fungible Token, tradotto: gettone digitale non fungibile, non riproducibile) del valore di circa 500,000 $. Nella comunità della Crypto Arte e nel mondo delle criptovalute, comprando un NFT si entra in possesso di un certificato di proprietà registrato sulla Blockchain, legato a una copia di un’opera digitale. Le opere come quelle create da Mauro, dunque, non hanno solo un valore inestimabile a livello di espressione artistica ma rappresentano anche un investimento altamente affidabile.

Soprattutto la Crypto-Arte italiana è collezionata in tutto il mondo. Gli artisti del Belpaese, a differenza di quelli stranieri, infatti, riescono a concatenare un ambiente iper-contemporaneo con un modo classico di fare arte. «Non penso che la Crypto-Arte sia un movimento che punterà a sostituire il mondo del fisico – sottolinea Mauroma, sicuramente, ad affiancarlo. Non vedo una sfida tra i due ma una simbiosi, in un mondo sempre meno materiale e più virtuale». Fisico e immateriale, dunque, senza limiti, in sinergia per colmare tutte le reciproche lacune.

E con “Four Elements”, il continuo processo di ricerca ed espressione artistica di Matteo Mauro si evolve e si espande ora tra le pieghe degli elementi naturali: Aria, Acqua, Fuoco e Terra. Dal simbolico al concettuale, dal realistico all’astratto, l’artista reinterpreta e fa sue le mille sfaccettature della forza profonda che scaturisce dalla Natura. Lo fa attraverso il suo personale percorso interpretativo, coniugando l’estro artistico alla tecnologia. I primi 3 elementi sono già stati battuti all’asta per un totale di 100000 dollari.

L’arte di Mauro è caratterizzata proprio dalla capacità di osservare, esplorare e metabolizzare il mondo circostante attraverso vecchi e nuovi metodi creativi. L’artista, nel suo atelier Matteo Mauro Studio, da anni sperimenta e utilizza diverse tecniche digitali di rappresentazione alle quali si è appassionato fino a far diventare la tecnologia il suo principale strumento di espressione artistica.  

Le opere di Mauro, proprio per le sue peculiarità, sono, o sono state, in mostra in tutti i continenti, in musei famosi come il MEAM di Barcellona, il Songyang Museum Contemporary Art di Spring in Cina o il Museo Crocetti di Roma. Con la serie dedicata ai quattro elementi l’artista aggiunge un contributo prezioso a un progetto più ampio: Micromegalic Inscriptions.

«Le Micromegalic Inscriptions, Inscrizioni Micromegaliche, sono incisioni digitali che evolvono la tecnica dell’intaglio tradizionale. Queste creazioni, che si collocano nel campo dell’Arte Generativa, non solo reinterpretano i processi meccanici dell’incisione tradizionale, ma, essendo riproducibili infinitamente, esemplificano l’evoluzione delle pratiche di produzione di massa e l’inevitabile simbiosi tra l’uomo e la macchina». Spiega Mauro.

Dal 7 aprile (con un cocktail di inaugurazione alle ore 18:00), fino al 13 maggio, l’appuntamento per ammirare “Four Elements” di Matteo Mauro è in Svizzera, all’interno della mostra “Redefining Space”, ospitata dalla Galleria Blue Chip Cortesi Gallery di Lugano.

 

Per ulteriori informazioni: https://www.cortesigallery.com/