ufficio stampa giovanni franchi

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Risparmiatori di Ferrara: Investimenti in diamanti, informazioni insufficienti, si ricorre alla mediazione.

Mercoledì 24 aprile 2018 gli avvocati Stefano Di Brindisi, Giovanni Franchi e Lucia Caccavo dello studio BDF di Ferrara (Bernardini, Di Brindisi, Franchi) hanno depositato a Ferrara presso Aequitas ADR, ossia uno degli istituti presso i quali avviare la c.d. mediazione obbligatoria prescritta dalla legge per dare corso ad una causa civile in materia di investimenti bancari, un’istanza per dare corso a tale procedura nei  confronti della Diamond Private Investiment s.p.a. (DPI) e della banca Monte dei Paschi di Siena, per un risparmiatore che ha acquistato presso l’agenzia 2 di Ferrara di tale istituto di credito brillanti per € 10.780,00.

È questa, come noto, l’ultima forma d’investimento consigliata da diverse banche, quali MPS, multate dall’Antitrust insieme a venditori come DPI, per avere alienato ai propri clienti pietre preziose, presentandoli operazioni sicure senza informarli sui rischi reali.

Secondo i componenti dello studio BDF vi sono diverse ragioni per agire in giudizio nei confronti sia dell’istituto di credito che del venditore sulla base dei rilievi contenuti nella decisione dell’Antitrust.

Ma, soprattutto, per gli avvocati Franchi e Di Brindisi non deve dimenticarsi che per la giurisprudenza della Cassazione si è al cospetto di un’attività d’intermediazione finanziaria, regolata dalla disposizione del TUF (Testo Unico Finanziario – D. Lgs. n. 58/98), molte delle quali sono state violate nel caso di specie, così da consentire un ricorso ex art. 702 bis c.p.c., che permette, come nel caso dell’azionista Carife che ha vinto in pochi mesi nei confronti della Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara, tutelato dal BDF, una rapida decisione.