ufficio stampa giovanni franchi

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ottobre

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Per il Tribunale di Parma la mancanza del “Contratto generale di investimento” comporta il rimborso dei risparmi perduti.

Per il Tribunale di Parma la mancanza del “Contratto generale di investimento” comporta il rimborso dei risparmi perduti, anche in presenza di altri Contratti sottoscritti per altri investimenti.

Avv. Giovanni Franchi: “Superata la tesi di altri Tribunali per i quali non possono selezionarsi solo gli investimenti andati male.”

Tiziano Catellani (Konsumer Parma): “E’ la prima vittoria dopo la nostra costituzione a Parma. Saremo al fianco dei risparmiatori traditi.

Con sentenza n. 1320/18  del 21.9.18  il Tribunale di Parma ha condannato il Credito Emiliano s.p.a. a restituire ad una consumatrice la somma di € 7.950,74, oltre interessi e spese legali. Si tratta di una risparmiatrice che aveva incaricato una filiale di quell’istituto di credito di curarle l’investimento di una notevole somma di denaro e che non ha accettato si subire una minusvalenza, trattandosi dei risparmi della propria famiglia.

Non accettando quella perdita, si è rivolta a Konsumer e più in particolare all’avv. Giovanni Franchi, il quale ha ottenuto la vittoria deducendo la mancanza di un contratto generale d’investimento redatto in forma scritta. E proprio questa è la ragione posta a fondamento della sentenza, il fatto che gli investimenti fossero stati effettuati senza quel contratto.

Per il Tribunale non ha alcuna importanza che vi fosse quello di deposito titoli, talvolta confuso con il contratto generale d’investimento e neppure – il che non è scritto ma deduce implicitamente – che si trattasse di un investitrice che aveva altri e più corposi investimenti. Ed è stata così superata la tesi, seguita da altri Tribunali, per i quali non possono selezionarsi solo gli investimenti andati male.

Per Tiziano Catellani, segretario provinciale di konsumer è questo il primo passo di un’associazione, da poco costituita a Parma, che intende tutelare i risparmiatori, come in genere i  consumatori, a 360 gradi, a partire dagli investimenti in diamanti, in azioni delle banche finite in default, come ossia Cassa di Risparmio di Ferrara, Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti, nonché Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza.