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ottobre

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Venti aziende unite contro la violenza sulle donne: presentati i dati del Progetto Libellula.

Il 23% delle donne intervistate dichiara di aver subito violenza (al 60% psicologica, al 38% fisica).

Lette le testimonianze e le riflessioni di alcune dipendenti.

Consegnati i riconoscimenti del Comune di Milano alle aziende del Network.

Si è tenuto il 16 ottobre presso Palazzo Marino il primo “report” ad un anno dalla nascita del “Progetto Libellula”, il network di imprese promosso da Zeta Service contro la violenza sulle donne.

Fanno parte nel network, oltre a Zeta Service, anche Afol Metropolitana, Assimoco, Esselunga, ESTE Cultura d’Impresa, Etro, Furla, GUT Edizioni, INGO, It@com, ItaliaOnLine, Milano Ristorazione, Nomination, Oracle, Roveda, SGS, TT Tecnosistemi, Vector, Zurich.

Hanno partecipato tra gli altri Beatrice Uguccioni, Vicepresidente del Consiglio Comunale di Milano;  Debora Moretti e Marilù Guglielmini, ideatrici del Progetto Libellula; Elisa Visconti, Responsabile del Dipartimento Programmi di ActionAid; Giorgia Ortu La Barbera, coordinatrice scientifica progetto.

Di particolare interesse la presentazione della ricerca svolta su un campione di 3149 questionari anonimi raccolti tra i dipendenti delle aziende aderenti al network prima di intraprendere concretamente il percorso del progetto: il 23% delle donne e partecipanti dichiarano infatti di aver subito forme di violenza: al 60% psicologica, al 38% fisica, ma anche violenza sessuale al 22%, stalking al 22%, molestie sul lavoro al 15%.   Ma se il 75% afferma di essere interessato all’argomento, solo il 39% ritiene di essere adeguatamente informato, soprattutto grazie alla cronache dei media. E solo il 9% è stato informato sul luogo di lavoro.   Ben il 33% conosce episodi di violenza nella propria rete di relazione sociale e il 21% pensa che anche fra le colleghe possano esserci delle vittime di violenza.

Ma quello di Milano è stato molto più di qualche numero o di un evento istituzionale: in apertura dell’incontro due attori, nascosti in mezzo al pubblico, si sono alzati ed hanno cominciato a leggere la lettera scritta dalla dipendente di una delle aziende aderenti, una lettera scritta dalla “violenza” in persona, parole molto forti, parole straordinariamente sentite da un pubblico che, attraverso la voce degli attori, ha compreso forse meglio come “…una volta che colpisco a fondo, una volta che mi impossesso della vittima, della sua mente, non è così facile mandarmi via.”

E poi ancora testimonianze, di donne che, anche attraverso il Progetto, sono riuscite a trovare il modo di canalizzare in modo positivo ciò che hanno subito, donne che la violenza purtroppo l’hanno conosciuta e che grazie al Progetto Libellula – anche all’interno della loro azienda – hanno trovato uno spazio per reagire e per trasformare il dolore in attenzione e cura verso chi ancora si trova nel vortice.

“Attraverso il Progetto Libellula noi vogliamo parlare di educazione alla bellezza, che vogliamo portare nelle aziende. Vogliamo insomma  lavorare su tutto ciò a cui occorre dare spazio per evitare che la violenza si insinui: non parliamo del dolore o della brutalità della violenza, ma della bellezza dell’autostima, dell’accettazione di sé, del rispetto delle diversità.” – ha dichiarato Marilù Guglielmini, una delle due ideatrici del Progetto Libellula.

“Il Progetto Libellula è nato ed è rivolto proprio alle nostre aziende, perché è lì che noi tutti trascorriamo la maggior parte del nostro tempo e siamo convinte che sia proprio l’azienda che possa e debba contribuire a diffondere al suo interno messaggi carichi di senso, di valori e di scopo. Siamo felici di essere qui oggi a consegnare un riconoscimento alle prime 20 aziende coraggiose che si sono assunte questa responsabilità, aziende che non hanno detto “No grazie, non mi riguarda” ma che hanno compreso e accolto appieno il senso del progetto.” – ha aggiunto Debora Moretti, l’altra ideatrice del Progetto Libellula.

Zeta Service – ideatrice e sostenitrice del progetto –  e il Comune di Milano – grazie alla presenza della VicePresidente del Consiglio Comunale Beatrice Uguccioni che fin da subito ha accolto il progetto –  hanno conferito anche un riconoscimento alle 20 aziende del network.