agenzia ufficio stampa citizengo

15

maggio

0

By: | Comments: 0

CitizenGO: “Linciaggio mediatico e tentativi di censura politica non ci fermeranno: la campagna #stopaborto continua e raddoppia”

Abbiamo dimostrato che in Italia la libertà di espressione, tutelata dalla Costituzione, è consentita solo se politicamente corretta. La campagna #stopaborto avviata ieri da CitizenGO Italia con manifesti affissi nella strade di Roma, in occasione del 40° anniversario della Legge 194, ha scatenato l’isteria rabbiosa di collettivi ultrafemministi e della politica sedicente “democratica”, perché ha osato affermare che le donne sono le prime vere vittime dell’aborto.

Gli immediati tentativi di censurare la nostra campagna sono andati a vuoto, dato che non abbiamo usato gli spazi pubblici comunali ma ci siamo affidati a una concessionaria privata. Tutto ciò ci incoraggia ad andare avanti: la campagna si svilupperà ulteriormente, con l’utilizzo di camion-vela in diverse città italiane e con la distribuzione di centinaia di riproduzioni del manifesto ai partecipanti alla prossima Marcia per la Vita, in programma questo sabato a Roma (raduno ore 15 a Piazza della Repubblica).

“E’ di tutta evidenza che il concetto di democrazia e libertà di espressione per alcuni è molto relativo: si è liberi di parlare, a patto che si sia d’accordo con loro. – ha dichiarato Filippo Savarese, direttore delle campagne di CitizenGO Italia. – La nostra campagna ha raggiunto il suo scopo: far uscire allo scoperto tutti coloro che a parole si spendono per la difesa delle donne e che però poi, quando si parla di aborto, non si occupano affatto della scia di dramma e dolore che si porta dietro: dal Sindaco Raggi alla Cirinnà fino a Selvaggia Lucarelli.”

“Nella sola giornata di ieri abbiamo ricevuto sulle nostre pagine social centinaia di offese, volgarità e minacce, alcuni nostri manifesti (regolarmente pagati ed autorizzati) sono stati danneggiati e vandalizzati. Ma tutto questo non ci fermerà: in Italia ci sono milioni di cittadini contrari all’aborto che condividono la nostra azione, molte migliaia saranno presenti a Roma questo sabato, e non ci sarà censura o minaccia tanto forte da ridurli al silenzio. I nostri manifesti saranno affissi nuovamente. I censori del politicamente corretto dovranno arrendersi all’idea che non tutti sono omologati al pensiero unico, la battaglia per la vita non si fermerà.”