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Matteo Mauro ad Arte Fiera con “Dolce Metà”, per un mondo frammentato ma interconnesso

Dal 2 al 4 febbraio a Bologna l’opera in bronzo del poliedrico artista, una scultura sospesa che reinterpreta il mito di Platone

Dal 2 al 4 febbraio presso Arte Fiera di BolognaDolce Metà”, straordinaria scultura in bronzo realizzata dal poliedrico artista siciliano Matteo Mauro presentato da Prometeo Gallery di Ida Pisani. L’appuntamento, nel 50° anniversario di Arte Fiera, costituisce un’incredibile opportunità di vedere un intervento scultoreo di arte contemporanea, che incapsula l’essenza di un mondo frammentato ma interconnesso.

“Dolce Metà”, un concetto che richiama la dolcezza della ricerca della metà complementare, è una scultura che si addentra nelle complessità dell’esperienza e dell’esistenza umana. È il racconto di un anno bisestile, di una visione 20/20, ma la sua storia va oltre i confini del tempo. Parla di addii, di un mondo in quarantena, una testimonianza del nostro senso collettivo di incompletezza e disconnessione, in un’apparente interconnessione.

Questa scultura è un’interpretazione moderna di un classico racconto d’amore e desiderio, ispirato alle riflessioni filosofiche di “Il mito degli androgini” di Platone, ma spesso frainteso nel corso dei secoli. Risuona il sentimento di coloro che partono, per non sentirsi mai più completamente a casa, ovunque e da nessuna parte. “Dolce Metà” riflette un pianeta sempre più diviso – in etnie, genere, corpi e menti – simboleggiando le narrazioni frammentate del nostro tempo.

La creazione di Matteo Mauro non è solo un’opera d’arte, ma una scultura sospesa che trova il suo equilibrio nell’atto dell’osservazione. È un taglio fugace, una rappresentazione di storie che finiscono ma non iniziano di nuovo. Questo pezzo, che fa parte di un ciclo di cinque opere, incarna l’eredità del classicismo, che riappare nell’arte, ma diviso e sfigurato, un pungente promemoria delle nostre storie collettive e individuali.

“Dolce Metà” invita gli spettatori all’introspezione, a trovare un pezzo di sé stessi nella sua forma, cercandolo nella propria anima, come all’esterno. È la storia di Matteo Mauro, ma anche quella di ogni singolo spettatore, per una narrazione universale che appartiene a tutti. Questa scultura è uno specchio che riflette la nostra esistenza frammentata ma intrinsecamente connessa.

La scultura, insieme ad altri lavori dell’artista, saranno locati nella Main Section di ArteFiera Bologna dal 2 al 4 febbraio nella Hall 25 | Booth B49.

Indirizzo: Quartiere Fieristico di Bologna, Padiglioni 25 e 26 Ingresso Costituzione.