ufficio stampa Stantup

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marzo

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Aumentare la retention rate del 5% accresce i profitti tra il 25 e il 95%. Ad ABC Reseller si costruisce il futuro del settore energetico

Porre il cliente al centro della strategia, cambiando l’impostazione dei rapporti all’interno dei team di lavoro. Leadership forti e maggiore collaborazione per uscire dalla crisi

Acquisire nuovi clienti è importante ma focalizzarsi sui clienti fedeli lo è altrettanto”. È questa la strategia suggerita da Alessandro Greco, CMO di Stantup nel corso di ABC Reseller, la due giorni organizzata da Stantup Service S.r.l., società di servizi in outsourcing, consulenza e formazione nel mercato libero dell’energia.

L’evento ha visto la partecipazione dei principali players del settore energetico, che insieme hanno dibattuto sulle prospettive del comparto e delle migliori strategie per uscire dalla crisi.

Secondo Greco, mettere al centro il cliente, l’ascolto dei suoi bisogni e cercare di soddisfarne le esigenze, è la miglior soluzione non solo per far sopravvivere l’azienda, ma per portarla ad una crescita. “È importante costruire una relazione con i clienti. – Ha spiegato GrecoDati alla mano, aumentare la customer retention rate anche solo del 5% può portare ad un aumento dei profitti dal 25 al 95%. Una percentuale importante, soprattutto in un periodo di crisi, in cui andare in pari sembra già un buon risultato. Se vogliamo uscire veramente da questa situazione di stallo, però, non dobbiamo limitarci a restare aperti, ma puntare a crescere e migliorarci”.

Un cambio di passo necessario, dal momento che ci troviamo a vivere in un contesto che è profondamente mutato in pochissimo tempo. Più volte nel corso di eventi di settore, come il Ravello Energy Festival, si è posto l’accento sull’importanza di digitalizzare il settore, e come le compagnie debbano prepararsi ad evolvere in enertech. Un punto importante che è stato ribadito anche nel corso di ABC Reseller, ma i relatori hanno voluto aggiungere una precisazione: l’evoluzione non può essere solo tecnologica, ma deve riguardare anche i rapporti all’interno dei team di lavoro e, più in generale, le relazioni umane.

Il lavoro di squadra è essenziale nei momenti di crisi. – Ha detto Alessio Dell’Acqua Brunone, CEO di StantupIl team di un’azienda dovrebbe essere come una colonia di formiche, che fanno gruppo e superano ogni difficoltà. Pensiamo che una singola formica è in grado di sollevare fino a 100 volte il proprio peso, uno sforzo enorme, ma talvolta non è sufficiente. Per questo motivo, spesso devono unirsi per portare all’interno del formicaio oggetti e cibi altrimenti troppo pesanti. Insieme, con collaborazione e coordinamento, riescono a fare cose che per il singolo sarebbe impossibile. Ecco, questo è un team. Smettere di pensare al singolare, e guardare al gruppo”.

I cambiamenti, però, non devono riguardare soltanto la squadra di lavoro. Il primo a dover evolvere il proprio approccio è l’imprenditore, che deve necessariamente passare da capo a leader.

Sono 3 gli aspetti principali che un imprenditore deve monitorare costantemente per la sua azienda. – Ha aggiunto Daniele Viganò, CSO di RocketIn primo luogo, il tempo: è fondamentale saperlo gestire e capire a chi dedicarlo; seguito dall’energia, che non deve mai mancare, perché solo così si potrà dare la carica ai collaboratori; ed ultimo, ma non certo per importanza, la leadership, intesa come la capacità di influenzare gli altri senza dare spazio al proprio ego, ponendosi come un punto di riferimento”.