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giugno

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Uscire dal sovraindebitamento: il lieto fine del pensionato con debiti per oltre un milione di euro

La luce alla fine di un tunnel buio durato anni, grazie al supporto dei professionisti di Legge3.it, che hanno illustrato strumenti e procedure per ottenere lo stralcio di quasi il 70% dei suoi debiti.

Debiti e sovraindebitamento. Parole che terrorizzano e che più volte sulle pagine dei principali quotidiani nazionali sono state legate a terribili vicende che sono sfociate in gesti estremi e disperati. Oggi, fortunatamente, le cose sono cambiate, grazie all’introduzione di strumenti normativi che aiutano il soggetto ad uscire dalla situazione di sovraindebitamento, come nel caso di Domenico, pensionato milanese, che, avendo fatto da garante dei debiti contratti dall’azienda agricola della moglie nel settore vitivinicolo in provincia di Pavia, aveva accumulato debiti per più di un milione e cinquecento mila euro, e che, guidato da un team di esperti del portale Legge3.it, ha visto il Tribunale di Milano approvare lo stralcio di cartelle esattoriali per quasi un milione di euro.

A onor del vero, si tratta di procedure introdotte con una legge numero 3 del 2012, detta Legge Salva Suicidi, che, però, non è stata adeguatamente sponsorizzata, ed è rimasta sconosciuta per molto tempo alla maggior parte dei nostri connazionali. Inoltre, fino all’inizio del 2015, 3 anni dopo la sua promulgazione sulla Gazzetta Ufficiale, è stata pressoché inapplicabile, e solo dopo una quasi completa riscrittura si è arrivati alle prime omologhe o decreti di liquidazione. Per questo motivo, Gianmario Bertollo, tra i massimi esperti in Italia dell’argomento, con la collaborazione di avvocati e commercialisti, ha deciso di creare un portale di informazione giuridica ed assistenza contabile dedicato interamente ad approfondire e far conoscere tali strumenti, www.legge3.it.

Il caso di Domenico è uno di quelli che ci ha dato maggiore gioia e soddisfazione. – Ha commentato BertolloSi tratta di un uomo onesto, che ha passato tutta la vita a lavorare, pagando le tasse allo stato. La terribile crisi economica che nel 2008 mise in ginocchio moltissime persone in ogni parte del mondo e colpì duramente anche l’azienda agricola della moglie. Per avviare l’attività, chiesero ingenti finanziamenti, ma nel 2007/2008 non sono più riusciti a pagarne le rate. Per far fronte agli impegni e per salvare l’azienda, i coniugi hanno venduto tutte le loro proprietà, ma nonostante questo, la banca che aveva concesso un finanziamento di 1,3 milioni di euro a fronte della proprietà valutata 2,5 milioni, ha dato il via alla procedura esecutiva. Le proprietà sono state vendute alla sesta asta per poco più di 300.000 €. La Banca, ovviamente non soddisfatta ha proceduto a pignorare un quinto della pensione del signor Domenico. Una situazione che sembrava senza ritorno, finché un giorno, navigando in rete si è imbattuto casualmente nel nostro sito, e leggendo dell’esistenza di modalità per uscire da situazioni di forte indebitamento, per la prima volta è tornato a sperare di uscire da quell’incubo”.

Tale legge, infatti, prevede di effettuare un’analisi dell’attuale situazione economica del debitore, e di prevedere modalità di soddisfazione dei creditori attraverso quanto può realmente. Dunque, se il 60% dei detentori del credito sono d’accordo, il giudice omologa il piano e il debitore versa quanto promesso in base alle sue capacità reddituali. Inoltre, avviando questa procedura, decade l’attuazione di strumenti come la decurtazione di un quinto dello stipendio, le azioni esecutive sugli immobili e di rimborsare solo parzialmente i debiti non garantiti o chirografari.

Siamo riusciti a far inserire nella liquidazione i 300.000 ricavati dall’asta della casa e che non erano ancora stati ripartiti dal giudice e a farci accordare un versamento di 600 € mensili per i quattro anni di durata della procedura. – prosegue Bertollo – Tenendo   conto, quindi, della vendita della casa, del pignoramento della pensione già effettuata dalla banca, dei versamenti che il signor Domenico e sua moglie hanno fatto in questi anni per convincere la banca a non agire nei loro confronti, dei versamenti mensili accordati dal giudice, il signor Domenico si vedrà stralciare alla fine della procedura, una somma superiore agli 900.000 €. Una grande soddisfazione per noi, e un’indescrivibile liberazione per i due coniugi”.

Uno strumento che potrebbe cambiare la vita di milioni di persone come il signor Domenico, consentendo loro di trovare una soluzione alla situazione in cui si trovano, per ricominciare, poi, con una nuova vita. Recenti ricerche, infatti, parlano di oltre 2 milioni di famiglie in stato di sovraindebitamento irreversibile nel 2018, altre 500.000 non rientrano nel primo gruppo per poche centinaia di euro. Conseguenza di tutto questo, sono le esecuzioni immobiliari: oltre 245.000 immobili sono andati all’asta nel 2018 per un valore totale di 36,4 miliardi di euro.